Bangkok non è la città più bella del mondo, se lo fosse non sarebbe più Bangkok. Lei è una città vera, sincera. Bangkok dei piani alti e della vita lungo le strade. Bangkok dei ricchi ma, soprattutto, Bangkok dei poveri.
Perché non bisogna aspettarsi una New York asiatica, questo luogo è tutt’altro e, forse, molto di più. Non sapevo bene a cosa stessi andando incontro prima di arrivare nella città degli angeli.
E poi ho capito.
Bangkok è la città delle contraddizioni, non vuole apparire bella o migliore di quello che è, perché è perfetta nella sua imperfezione. Lo è nel traffico esasperante, nei tombini aperti, nello smog e negli odori discutibili a qualsiasi ora del giorno e della notte. I difetti sono palesi, quasi tangibili, ma al turista non pesano affatto.
E’ una città che per essere apprezzata va innanzitutto capita ed io credo di esserci in parte riuscita, cosa che mi ha portata ad innamorarmene.
Bangkok va respirata ed assaporata dai piani bassi. Il ristorante di lusso lascia il posto al chioschetto accanto, le strade ospitano i venditori ambulanti mentre i grattacieli, seppur meravigliosi, non varranno mai un solo attimo speso nei luoghi sacri della città.
Non nego che lo skybar del Lebua, l’albergo che ci ha ospitati per due notti, vada assolutamente visitato perché è in grado di trasmettere la stupenda sensazione di essere “sospesi”. E’ uno scenario mozzafiato, set del film “Una notte da Leoni II” dal quale prende il nome l’Hangovertini, il cocktail della casa che secondo il mio palato non è nulla di speciale.
Ai piani bassi, come accennavo prima, la città si offre pronta ad abbracciare i turisti in grado di captare le sue sfumature e l’estrema bellezza dei suoi simboli tra i quali spicca il Gran Palazzo, che mi ha rubato il cuore.
Dimenticate i soliti, sterili edifici: qui stiamo parlando della Thailandia propria dell’immaginario collettivo, quello spazio immenso fatto di colori sgargianti, di statue e di oro.
I templi di Bangkok creano un forte contrasto con la realtà fuori le loro mura che si rispecchia in venditori ambulanti, nella povertà e in un modo che tutto ricorda tranne che la parola “ricchezza”. Ad essa si accostano però gli altri due luoghi sacri che ho visitato: il Wat Pho ed il Wat Arun.
Il primo custodisce al suo interno il Buddha Sdraiato e sfido chiunque, e dico chiunque, a non rimanere a bocca aperta davanti la sua immensità. Credo che se dovesse trovarcisi di fronte qualcuno ignorante della sua esistenza probabilmente faticherebbe i primi secondi a capire cosa raffigura questa meraviglia.
Il Wat Arun io mi sono limitata a fotografarlo dal basso perché non mi è sembrato adatto alle persone che come me soffrono di vertigini. (Traduzione: me la sono fatta sotto!)
Si tratta di una “piramide” posta sull’altra sponda del fiume e raggiungibile tramite un battello al costo di 6TBH. La scalinata è impressionante: stretta, ripida e secondo me anche un po’ pericolosa. Però il Wat Arun è, in assoluto, uno dei luoghi di Bangkok più belli da immortalare.
Da qualche parte lessi che Bangkok è una di quelle città “once in a life” e probabilmente è davvero così. O la ami o la odi perchè priva di mezze misure e su questo siamo molto simili.
E’ una signora bellissima ma che non ha voglia di truccarsi, che non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno.
Per quanto mi riguarda, io a Bangkok ho lasciato un pezzo del mio cuore. Proprio lì, tra i chioschi di Chinatown, sullo skyline notturno ed in tutte quelle cose che la rendono una città totalmente diversa dalle altre.
Forse oserei dire anche un po’ più speciale.
Bello, un racconto sentito e vissuto di una citta’ che mi incuriosisce sempre di più…
Grazie Simo bella 🙂 è una città totalmente diversa dalle altre, sicuramente non la più bella o curata del mondo, ma secondo me è molto, molto di più. Devi vederla!
Bello il tuo post Marika! A Bangkok ci sono stata solo di striscio, di passaggio dalla Cambogia, ma non posso dire di averla visitata. Spero di farlo presto, con calma, godendomi le sue contraddizioni.
Te lo auguro perchè è una città che merita davvero! Grazie mille Claudia 🙂
Sì sì, anch’io prima o poi riuscirò ad andarci, ne parlate tutti troppo bene!
È davvero un posto unico 🙂
Come potei non capirti! Ahhh Bangkok una città dalle mille sorprese! Una città che rapisce che ti prende nonostante i suoi difetti.
Approvo ogni singola parola incluso lo stupore davanti al gigantesco meraviglioso Buddha sdraiato 🙂
E’ proprio vero quello che hai detto, “una città che ti sorprende” 🙂 bisogna capirla 🙂
Belllissime immagini e racconto 🙂 mi hai “catturato”, si sente che questa città ti ha rapita… e mi è venuta voglia di visitarla!!
Grazie Daniela! mi fa tanto piacere 🙂 🙂
Amo Bangkok e ci passo del tempo, e’ difficile da vivere richiede tempi lunghissimi per gli spostamenti ma ha una vitalita unica. E’ un posto in cui tutto puo accadere una tra le top citta del mondo. Da conquistare
La zuppa di pinne di pescecane non e’ thai e puoi farne a meno x quello che ti dissi altrove ciao
Concordo su Bangkok, è una citta da capire e poi amare. La zuppa con la pinna di squalo è cinese, vero? 🙂
Semplicemente continuo ad innamorarmi di Bangkok ogni volta che leggo qualcosa.. Veramente un post emozionale, con tutte le contraddizioni che ti ha suscitato questa città. Brava Marika!
Grazie Lucia! Bangkok è ASSOLUTAMENTE da vedere!un bacione :*
[…] Ho parlato di Bangkok qui e qui. […]
[…] Perché Bangkok non è la città più bella del mondo? […]
[…] Bangkok non è la città più bella del mondo, anzi. Le prime tre parole che mi sono venute in mente quando ho aperto lo sportellone di uscita dall’aeroporto sono state: caldo, smog, casino. E credo che non esistano termini più adeguati per descrivere la Città degli Angeli. Bangkok ti si appiccica addosso con la sua afa e l’umidità ai massimi livelli. Sudi stando fermo e ti senti sporco, ma vi assicuro che questa città è davvero speciale, nonostante non conosca mezze misure. E’ arte, lusso, povertà, cibo, massaggi, storia. Tanta, tantissima storia. Riversatevi sulle sue strade -magari a bordo di un tuk tuk- e prendetela con filosofia, senza cercare di darle a tutti i costi un senso. Perdereste in partenza. […]
E’ vero, Bangkok è stupenda in tutto e mi manca più di tutte le altre città o metropoli che ho visitato negli anni, è la numero 1!
Io ci sono tornata a gennaio proprio perchè ne sentivo il bisogno, è stato come riabbracciare una vecchia amica 🙂
Ci torno e ritorno ogni anno più volte e non mi annoia mai …. i miei report su facebook https://www.facebook.com/william.greco101
Incredibile! 🙂
[…] che ti si appiccica letteralmente addosso, una sensazione che chi ha camminato a passo svelto nel disordine di Bangkok conosce bene. Saranno state appena le otto e il caos di quella giungla urbana sprigionava […]
[…] quindi se hai bisogno di informazioni su cosa vedere e cosa fare, ti mandiamo a questi post: “Piacere Bangkok”, “Ayutthaya in scooter“, “A proposito di Street food, insetti e […]