Prendete una metropoli, quattro ragazzi ed un neonato e metteteli insieme.
Hem, no, Alan non c’entra nulla.
Ci è capitesta città riesce ad essere sempre più magica ogni volta che torno a visitarla. Avendo a disposizione pochissimo tempo ed un bambino di venti mesi a seguito, non sono riuscita a far vedere loro tutto quello che avrei voluto, ma un’ infarinatura generale non è mancata. ( Questa è una buona scusa per riprendere l’aereo 😀 )
1° GIORNO
Siamo partiti lunedì da Ciampino alle 11:55 con destinazione Stansted, scegliendo Ryanair in virtù dell’ottima offerta che proponeva. Non avevo mai visto questo aeroporto ed effettivamente è davvero distante dal centro, ma si riesce a raggiungere facilmente Liverpool Street o Victoria Station in un’oretta. Appena arrivati, ci siamo fiondati immediatamente in un fish&chips restaurant e, sotto consiglio di un amico, abbiamo optato per Poppies che, seppur molto conosciuto, presenta una cucina davvero tipica e deliziosa. Per non parlare dell’ambiente dedicato agli anni ’50 con tanto di cameriere vestite a tema!
Per quanto riguarda l’albergo, abbiamo scelto l’ Ibis Budget Whitechapel, situato accanto alla Moschea di Whitechapel, ovvero il quartiere musulmano, centrale e sempre molto trafficato. Le stanze sono essenziali ma pulitissime. Lo consigliamo!
Come prima “tappa” ho scelto di portare i miei compagni di viaggio a Westminster, per presentare loro il mitico Big Ben e scattare qualche foto al simbolo di Londra che, nonostante la pioggerella, era circondato da tantissimi turisti. Per il timore che il piccolo potesse spaventarsi ( io, che soffro di vertigini, mi misi a piangere la prima volta 😀 ), abbiamo deciso di non salire sul London Eye ma di ammirarlo da lontano.
La giornata non poteva che terminare a Piccadilly Circus. Dopo un giro tra i vicoli e tra le vetrine degli innumerevoli negozi, ci siamo rifugiati in un tipico pub inglese a bere qualcosa, precisamente il St. James Tavern. Mentre gli altri sono tornati in albergo, io e Diego siamo passati a salutare degli amici londinesi-di-adozione.
2° GIORNO
Avrei voluto iniziare il secondo itinerario nella zona di Camden Town ed a Portobello Road ( che io considero imperdibili! ), ma gli altri volevano vedere il cambio della guardia alle 11:30, quindi.. Via verso Buckingham Palace! La residenza brulicava di gente di ogni età ed etnia, tutti rigorosamente con la macchina fotografica a portata di mano, pronti ad immortalare il momento ( A parer mio, evitabilissimo se si ha poco tempo a disposizione ).
Abbiamo poi proseguito per St. James Park, un parco curatissimo nel quale è facile avvistare scoiattoli, cigni, anatre, pellicani, ecc.
La tappa successiva è stata Harrods, probabilmente tra i grandi magazzini più celebri al mondo. Una menzione d’onore va al reparto cibo, enorme e meraviglioso. Si possono trovare cucine tipiche di ogni Stato o Continente, oppure panini, dolci, té, pizza, e così via. Offre davvero TUTTO. Non potevamo mica lasciare la città senza aver assaggiato un Red Velvet Cupcake!
Next station: Hyde Park Corner! Immenso, bellissimo, curatissimo. Abbiamo approfittato delle sue panchine per riposarci e per scattare qualche foto, mentre Christian continuava ostinato a cercare gli scoiattoli ed a tirare calci ai piccioni 😀
Ormai sera, decidiamo di dedicare queste ultime ore alla zona di Oxford Circus, concedendoci una bella camminata lungo Oxford Street.
Tante cose abbiamo visto, tante altre avrei voluto (ri)vedere, ma eravamo consapevoli del fatto che quando si viaggia con dei bambini bisogna badare alle loro esigenze, che non corrispondono quasi mai a quelle di un adulto, sia per quanto riguarda gli orari che il cibo o il meteo. Per me questa rimane una delle città più belle in assoluto e sono sicura che non mi stancherei mai e poi mai di visitarla perchè è, semplicemente, fantastica.
Non avrei mai potuto dire ” Arrivederci ” a Londra senza prima aver salutato lui, il Tower Bridge!
Per quanto riguarda il cambio dei soldi, abbiamo constatato che all’aeroporto è effettivamente sconveniente, mentre noi ci siamo trovati benissimo prelevando con il bancomat.
Underground: l’uso della metropolitana a Londra è indispensabile. Io consiglio di acquistare la Oyster Card tramite una cauzione di cinque pounds che poi vi verrà restituita. Si tratta di una carta ricaricabile che vi solleverà dal compito di dover fare ad ogni corsa un biglietto.
Potrebbe interessarvi:
Terravision!London Eye.. un tuffo nel passato!
Anche se solo per poche ore.. vale sempre la pena di tornare a Londra 😀
Sono d’accordo! Tornerei a londra altre mille volte ed ogni volta sarebbe come non esserci mai stata.. Mi emoziona sempre! Ciao Manuela :*
Londra è Londra è inutile, beata te che ci sei stata 6 volte!! l’unica cosa che non mi è piaciuta è Buckingham Palace, l’ho trovato proprio sporco! non ci tornerei
Secondo me il cambio della guardia è la cosa più inutile da vedere se si ha poco tempo 😀 Buckingham Palace è sporchissima è vero! Io consiglio sempre di farci solo un salto per un paio di foto.
Passion in one’s true talent is impressive. Writers today usually have little passion about what they write, but you are a unique and great writer. I am glad to see that writers like you exist.
Hi, I just ran across your blog via yahoo. Your post is truly applicable to my life at this moment, and Ia?m really delighted I discovered your website.
Sono tornato indietro di due mesi in un colpo solo!! *__* Anche io sono andato al St. James Tavern, e mi è piaciuto veramente tanto, l’unica pecca è stata che c’erano troppi turisti e pochi inglesi, ma va beh, l’ambiente e il locale è carino. E in più abbiamo beccato una donna inglese ubriaca al bancone che sbraitava con il cameriere che quando le rivolgeva la parola gli rispondeva a urla: Don’t tell me what to do!! E lui poi ha chiamato la polizia XD
Ahahahahah, bevono peggio di noi italiani! Indipendentemente dall’età, scene di panico! 😀
[…] Due giorni a Londra: l’itinerario […]