I compagni di viaggio da evitare

Il discorso che sto per fare è un po’ generico, ovvio.
Si basa sulla mia esperienza e sul mio modo di viaggiare, certo.
Ogni viaggiatore è diverso da un altro e blablablabla.
Ma se siete viaggiatori e, badate bene, ho detto viaggiatori, cioè di quelli che non è mai abbastanza ciò che vedono e che si emozionano in ogni luogo, beh.. Allora sono sicura che sarete d’accordo con la mia classificazione dei compagni di viaggio da evitare come la peste.

compagni di viaggio

LO SFATICATO

Quello che “Ci sediamo cinque minuti su una panchina?“.
Non siamo robot o macchine da guerra, ma avere un ameba che ogni duecento metri ti sussurra nell’orecchio “ralleeeenta, ralleeeenta” che manco il peggior gufo iellatore, allora devi fermarti. E devi capire che non stai viaggiando da solo, che devi rispettare anche i suoi tempi, nonostante ti sembrino assurdi.
Una volta tornato a casa, però, attacca un post-it gigante da qualche parte per ricordarti di non chiamarlo al prossimo viaggio.

IL DISCOTECARO

Chi non ha un amico così? Uno di quelli che passa tutte le sue vacanze nelle isole più mondane senza mai visitarle realmente ma in compenso conosce a memoria la biografia di tutti i deejay.
Ad un certo punto, però, il discotecaro decide di cambiare il suo concetto di vacanza, dicendoti di voler imparare ad apprezzare una cultura diversa. Ma quanta poesia!
Peccato, però, che poi durante il viaggio passi il tempo unicamente ubriacandosi tra aperitivi e festini vari, svegliandosi il giorno dopo rigorosamente verso ora di cena.
Che poi, da una parte, non è neppure tanto male. Ma ciò che io mi chiedo, discotecaro, è: hai bisogno di arrivare in Asia per divertirti sotto una consolle?

Immagine proveniente dal web
Immagine proveniente dal web

LO SCETTICO

Forse è la categoria dei compagni di viaggio che odio di più: colui che non si fa smuovere da nulla.
Non gli importa se in quel momento sta camminando sull’Antica Muraglia Cinese, se ha appena raggiunto la vetta dell’Everest, se riceve una proposta di matrimonio sulla Torre Eiffel. No, lui osserva ogni cosa come osserverebbe il proprio gatto intento a fare i bisogni nella lettiera.
Sfido chiunque a rimanere impassibile la prima volta a contatto con le luci di Times Square, con i templi di Kyoto, o con qualsiasi cosa in grado di farci sentire minuscoli.
Lo scettico non può e non deve viaggiare, è la classica persona che passa la propria vita a lamentarsi, trasferendo questa orribile abitudine anche in viaggio.
A questa tipologia di persone vorrei dire solo una cosa: “MA FATEVI UNA RISATA OGNI TANTO!”.

LO SHOPPING ADDICTED

A chi non è mai capitato?
Proprio mentre stai cercando di visitare più cose possibili perchè il tempo è ristretto.
Proprio mentre corri e arranchi verso il prossimo museo sperando che non sia già chiuso.
Proprio mentre ogni secondo è prezioso, tu ti giri e puff.. Il tuo compagno di viaggio è sparito.
Sta facendo acquisti.
E no, nella maggior parte dei casi, fidatevi, non si tratta di artigianato locale o di occasioni imperdibili, ma di franchising stranieri che hanno le stesse cose allo stesso prezzo qui in Italia o, nel peggiore dei casi, potrebbe trattarsi di negozi italiani. Se vi capiterà di beccare questo soggetto assurdo davanti la vetrina di Dolce&Gabbana mentre siete dall’altra parte del mondo, vi prego, fatelo per me.
Ditegli da parte che non è uno shopping addicted, ma un perfetto cretino!

Voi quale categoria aggiungereste?
E ricordate sempre che un compagno allegro è una carrozza in un viaggio a piedi!

 

About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

You may also like

40 commenti

  • Ah ah ah, bello questo post Marika! Tra l’altro pieno di sacre verità 🙂
    Io aggiungerei l’ansiogeno, ovvero quello che si fa prendere dall’ansia al minino inconveniente (non era meglio se stava a casa?) e il lamentino… Che ha sempre ma sempre qualcosa da ridire e da criticare! Il peggiore secondo me 🙂

  • ahahah troppo forte!
    Vero però! Anche noi abbiamo avuto a che fare con alcuni di questi profili, alla fine abbiamo deciso che se si viaggia insieme ognuno fa come vuole.. senza obblighi e lamentele! 😀
    Buon Inizio Settimana!

  • Lo scettico non può e non deve viaggiare, ma soprattutto non deve viaggiare con te!!

    Mi piace l’idea di questo post, ti offendi se scrivo la mia versione dei peggiori compagni di viaggio? Ne ho già un paio in mente XD

  • Hai pienamente ragione… non è facile trovare la persona giusta con la quale condividere un’ esperienza come quella del viaggio. Un viaggio può cambiare completamente a seconda della persona che c’è insieme a te, in quel momento. Io però aggiungerei anche la categoria dello schizzinoso e di chi non si sa adattare. Quanti ce ne sono? 🙂 quanti non proverebbero mai e poi mai un piatto di pad thai cucinati per le vie di Bangkok solo perché: “ma l’ igiene?”. E quanti ancora eviterebbero come la peste certe esperienze perché scomode?
    Mi hai fatta riflettere parecchio con questo post… 🙂

    • Ilaria io credo che alcune persone siano vittime di difetti talmente tanto accentuati da non viaggiare mai realmente. E’ un po’ come, appunto, gli scettici: ma che viaggiano a fare se poi si lamentano di tutto e non si emozionano per niente?
      Felice di averti fatta riflettere 🙂 e grazie per il commento!

  • io aggiungerei anche l’ANSIOSO, cioè quello che è in un posto ma non se lo gode perché ha già pianificato che tre minuti dopo deve essere in tal posto.. Ho fatto una vacanza di dieci giorni con una persona così che aveva pianificato interamente da casa tutta la vacanza, zero avventura solo ”tal giorno facciamo x, y e z” e spaccava pure le palle se non facevamo così.
    Zero avventura, io adoro quando sono sul posto se vedo qualcosa che non è consigliato dalle guide ma che m’intriga vado a vederlo anche se ”porta via tempo”, il gironzolare secondo me non è mai tempo perso.

    • Ciao Sara!
      In realtà io sono un po’ così ahahaha 😀 però non arrivo ai livelli che hai descritto tu 😀 non è una questione di ansia ma di programmazione: le mie scalette mi permettono di ottimizzare i tempi. Io preferisco viaggiare così perchè non sono mai tornata a casa con il pensiero di non aver “visto tutto”, però il mio consiglio è sempre quello di dividersi se non combaciano gli interessi.
      Poi per quanto riguarda l’avventura sono come te, anche io mi lascio sorprendere e sono sempre ben disposta a cambiare i piani a volte preferendo addirittura le cose che non sono sulle guide.
      Grazie per il commento 🙂

  • bello bello bello questo post amica!
    Io ho viaggiato sia con sfaticati che discotecari! Che tipacci! 😀
    Mi sono pure divertita con i discotecari, ma adesso non farei più in viaggio simile! 🙂

    • Grazie tesoro!
      Credo che ogni periodo della nostra vita corrisponda anche ad una diversa modalità di viaggiare. E’ normale: cambiano gli interessi 🙂 bacini

  • Tesoro,
    non vedevo l’ora di leggere questo post!
    Per mia fortuna, o attenzione, non mi è mai capitato di finire in viaggio con persone troppo distanti da me…
    O meglio durante una delle prime vacanze (all’epoca era solo questo) ho avuto la disgrazia di trovarmi con una persona completamente diversa da me per abitudini e aspettative e di li ho sempre prestato estrema cura all’eventuale scelta di compagni di viaggio.

    Un abbraccio!

    • Ciao tesoro!
      Sai come la penso perchè ne abbiamo parlato e sai quanto sia importante per me vedere che il mio compagno di viaggio riesca a “sentire” quello che sento io durante ogni esperienza.
      Forse hai ragione tu, bisogna avere attenzione 😉
      Bacissimi!

  • Sono sincera, concordo in generale con il post, ma credo che suddividere le persone in categorie sia un po’ riduttivo. Nel senso, magari sei una persona a cui piace la cultura, eppure pur viaggiando con uno a cui piace la cultura dopo 3 giorni passati assieme lo butteresti giù dalle finestre degli Uffizi perché a pelle proprio non lo sopporti. Secondo me quello che è da evitare come la peste sono semplicemente persone che non si adattano al tuo carattere, che non si allineano con i tuoi interessi, e quelle a cui non interessa di te. Per il resto penso che se una persona ti vuole bene e ci stai bene assieme, anche se è un discotecaro può starsene in discoteca pure tutta la notte e tu a dormire per essere fresca la mattina e farti 200 gite, e poi trovarvi a pranzo e scambiarvi una marea di aneddoti e passare delle liete ore insieme. Così la vedo io 🙂

    • Ciao Pam!
      Io non ho suddiviso le persone in categorie, ho suddiviso i modi di viaggiare. Credo che il tuo discorso vada bene per la vita di quotidiana ma non per i viaggi: viaggiare con persone opposte al tuo modo di essere, ai tuoi tempi e ai tuoi interessi non è bello. Poi è normale che il carattere sia un’altra cosa, ma quella secondo me è una prerogativa costante che non influisce solo il viaggio. Il ritrovarsi a pranzo è un altro discorso, vedersi per poche ore al giorno non vuol dire viaggiare insieme. Grazie per il tuo pensiero 🙂

  • Io ho un’altra frase, unica dello Sfaticato, il quale dopo aver fatto un volo intercontinentale ed esser finalmente arrivato in una destinazione lontana, tutta da scoprire dice “Non possiamo riposarci oggi?” Dobbiamo PER FORZA andare?”

    E per la categoria Shopping Addicted cito un’amica che, anni fa in vacanza a Roma, mi disse “ma si è inutile andare a vedere il Circo Massimo, praticamente è un prato. Andiamo a fare un giro per i negozi”. Ehm…

    Il peggio, a mio avviso, è IL ROMPIPALLONE : sono quelli che vogliono aggregarsi al tuo viaggio con un interesse inesistente e volontà di scoperta pari a zero, però lo fanno perché “cosi è più comodo” – ci sei tu che organizzi, che fai risparmiare, che sai come fare e che proponi il programma dopo mille ricerche.
    E (ça va sans dire) si lamenteranno con te perché “fa caldo – fa freddo – ci siamo alzati troppo presto – siamo arrivati in hotel troppo tardi – non mi hai fatto vedere abbastanza negozi – questo però non mi è piaciuto potevi farcelo evitare ”… aaargh!

  • A meno che non si tratti di un viaggio di al massimo tre giorni con uno scopo preciso (come per esempio a febbraio a Londra dove io e alcuni amici siamo andati a conoscere il pargolo di un altro caro amico che vive lì e per tre giorni non ci siamo mossi da New Cross…ma va bene così), il tipo di compagni di viaggio che evito come la peste sono…i compagni di viaggio!!!
    Aiuto…mi sa che sto diventando troppo intollerante -_-‘
    Ciao ^_^

    • Ahahhh Alessio su di te non avevo dubbi!:D sai che anche io a volte mi chiedo “ma starò diventando troppo critica?”. Ognuno trova il suo equilibrio e fortunatamente siamo tutti diversi 🙂 ti abbraccio!

  • Mi sono fatta un sacco di risate a leggere questo post.. santa verità!
    Io ormai, da quando VIAGGIO, preferisco andare praticamente sempre con Diego perchè siamo perfetti in viaggio. Ho viaggiato con amiche e amici ma alla fine è difficile secondo me trovare un buon equilibrio mentre si è in viaggio..
    Proprio ieri ho prenotato un volo per Londra con mia sorella e suo cognato (che poveri non riescono mai a viaggiare) ed ho subito pensato “Chissà se riescono a starmi dietro..” 😀 ahahaha
    un abbraccio e buon viaggio! Salutami NYC (ps se hai bisogno sentiamoci via mail…quando torni poi mi dirai per la R66!)

    • Grazie mille, ti rovinerò con tutte le mie domande!:D sono d’accordo con te su tutto.. Per me viaggiare con Diego è sempre la soluzione migliore, perchè ci conosciamo bene a vicenda e abbiamo “sincronizzato” i nostri tempi 🙂 un bacino bella!:-*

  • ahahahah la categoria peggiore è il discotecaro!!! in viaggio cerco di non fare mai tardissimo la sera, per me è proprio un peccato sprecare un’intera mattina solo per dormire!!! ps divertiti a New York, aspetto i tuoi racconti di viaggio al ritorno 🙂

  • Quoto l’ANSIOSO… va bene viaggiare ma non con la preoccupazione di non farcela sui tempi della tabella di marcia. Io un luogo lo devo respirare, altrimenti con la memoria corta che ho va a finire che dopo un’ora ho già scordato tutto 🙂

    • Ciao Ste! 🙂 sono d’accordissimo con te, è inutile visitare un luogo solo per poter dire “ci sono stato”. Ogni posto va amato e capito 🙂 grazie mille :* ti abbraccio!

  • Magari risulterò impopolare con questa risposta, ma purtroppo le persone appartengono a determinate categorie. Non è un’offesa o altro, ma chi ha lo shopping nel sangue e va a Praga (ma vale per tutto il globo…) solo per vedere che centri commerciali ci sono dovrebbe essere incollato alla sedia della sua cucina col Superattak perchè gente così non dovrebbe partire.
    Calo un velo pietosissimo sul discotecaro: le stesse cose le trova nella sua città e non sa che viaggiare significa scoprire, non ubriacarsi o scatenarsi di notte per poi essere cotto e non potersi materialmente svegliare al mattino successivo alle 5:00 per una meravigliosa escursione.
    Lo scettico DEVE rimanere a casa a guardare il gatto che la fa nella lettiera. Motivo? Per non emozionarsi ovunque va, magari ha letteralmente rubato un posto sul volo a chi invece in quel luogo ci voleva andare davvero.
    Capitolo a parte dedicato allo sfaticato, al quale associerei in tutto e per tutto il bevitore di caffè incallito: a parte il fermarsi su una panchina ogni 5 minuti, c’è gente che ovunque si trova (anche nel tragitto per le cascate Vittoria dove non c’è nulla intorno per km) vuole, anzi pretende, un caffè italiano espresso corto ed è disposto a pagarlo uno stipendio. Esempio personale: A Vienna costa più un caffè espresso che un megafettone di torra Sacher appena fatta…ed ho dovuto spendere 20 euro di caffè in due giorni!!!
    Sarà anche selettivo, ingiusto o quello che vi pare, ma chi viaggia dovrebbe essere spinto dalla solo ed unica voglia di scoprire TUTTO ciò che si trova nel luogo in cui si va. Non ha paragone con nient’altro al mondo e la cosa più brutta in assoluta per un viaggiatore “puro” è dover ritornare in un luogo perchè dopo averlo raggiunto con soldi guadagnati, tempo di trasborso e tutto il resto, si perde qualcosa a causa di un emerito parassita.

  • Anche io odio lo sfaticato! Concordo anche su tutti gli altri ma quello è decisamente il più difficile da sopportare per me, una vera e propria zavorra in viaggio!

  • Uhm.. credo di aver viaggiato almeno una volta con persone di tutte queste categorie.. il più difficile è senza dubbio lo sfaticato, soprattutto perchè io sono sempre a mille e ogni minuto seduta in più sulla famosa panchina è decisamente un minuto perso!
    Qual è il mio compagno di viaggio preferito: da 18 mesi il mio pupo, che si adatta a tutto e non rompe mai 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accetto la Privacy Policy