Due giorni a Tivoli, una perla a due passi da Roma

E’ stato amore a prima vista, un colpo di fulmine.
Sono scesa dal treno e sbam. Innamorata. Ammaliata. Persa.

I miei due giorni a Tivoli sono stati un susseguirsi di sorprese, risate e aperitivi. Un tuffo nella storia millenaria e una passeggiata nella città proprio come è adesso, come la vivono e respirano e amano follemente i suoi abitanti.


La prima tappa del progetto #TerreDiBenessere mi ha portata ad entrare in contatto con un luogo che -mi vergogno un po’ ad ammetterlo- non avevo mai visitato. Ancora oggi non mi capacito di come questo sia possibile.
Tivoli è bellissima.
Sa essere romantica, autentica, interessante e piena, ma anche leggera e meravigliosamente spensierata.

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Ho avuto la possibilità di lasciarmi avvolgere dal benessere, un concetto che qui non si traduce solo in massaggi e terme -anche se questi non mancano di certo- ma che indica un universo a trecentosessanta gradi fatto di bellezza. “Per noi benessere vuol dire circondarsi di cose belle” ha detto Renato, il nostro referente e ora caro amico. E le cose belle, nella sua Tivoli, non mancano di certo.
Ma andiamo con ordine e mettetevi comodi: sto per parlarvi di posti che dovranno necessariamente finire al più presto nella vostra wishlist.

Due giorni a Tivoli: cosa fare?

Le Terme

Partiamo proprio da loro, dalle terme. Io ho avuto la possibilità di dormire presso il Victoria Terme Hotel, una struttura molto bella, accogliente e con un personale gentilissimo. Si trova all’interno del Parco Termale delle “Acque Albule – Terme di Roma”, accessibile anche a chi non alloggia nell’hotel, ed è una vera e propria oasi di relax, con il centro termale dotato di acque sulfuree dalla temperatura costante di 23°C e una vasta gamma di massaggi e trattamenti. Le piscine esterne, inoltre, sono davvero enormi quindi se capiterete a Tivoli durante la stagione estiva non lasciatevele sfuggire.

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Villa Adriana

Ascoltando le parole di Leandro, guida eccezionale, sono entrata in contatto con la storia e i segreti di Villa Adriana, prima tappa dei miei due giorni a Tivoli e Patrimonio UNESCO.
E’ un sito dall’importanza enorme, con testimonianze palpabili che riportano ad un’epoca ormai passata. Non risulta difficile immaginare come doveva essere vivere lì e provare a disegnare i contorni di una routine a noi estranea, mentre si passeggia tra ulivi secolari e paesaggi che sembrano tirati fuori da una cartolina.

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Villa d’Este

Anch’essa Patrimonio mondiale UNESCO e chiaro esempio di giardino italiano, Villa d’Este accoglie i visitatori con un’eleganza incontrollabile. Cascate, fontane, giardini e sculture si rincorrono al suo interno.
Ogni cosa è al posto giusto, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari per non sfigurare in questo capolavoro di assoluta perfezione.
Vale senza ombra di dubbio una visita e, anche in questo caso, consiglio di farsi accompagnare da una guida esperta perché si potrebbe rischiare di non capire del tutto il contesto particolare nel quale nasce e si sviluppa.

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Parco Villa Gregoriana

Nonostante l’assonanza dei nomi, queste tre ville hanno poco o niente in comune, se non il fatto di essere tutte a Tivoli. E viene spontaneo chiedersi come -in un perimetro relativamente piccolo- la storia abbia deciso di dare vita a tutti questi capolavori.
Villa Gregoriana, sappiatelo, è un mondo a parte.
Avete presente quei libri di fiabe per bambini nei quali i protagonisti si perdono in boschi incantati fatti di cascate, sentieri, grotte, innumerevoli tonalità di verde e cinguettii? Ecco, Villa Gregoriana è tutto questo.

Ha una storia molto, molto particolare e attualmente è gestita dal FAI, grazie al quale è tornata a rinascere dopo un periodo di abbandono totale.
In compagnia della nostra guida Noemi ho esplorato questo luogo perdendomi in un giardino verticale fatto di testimonianze storiche, meraviglie naturalistiche e archeologiche, senza tralasciare le tradizioni popolari, come quelle incentrate sulle profezie della Sibilla, alla quale è dedicato l’omonimo tempio che, dall’alto, vi farà compagnia durante il percorso.

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Riserva Naturale di Monte Catillo

Arrivando a Monte Catillo, risulta quasi difficile pensare di essere a pochi passi da Tivoli. Eppure è così.
Questo parco -perfetto per un pic nic o una gita nella natura- può essere visitato in vari modi ed uno dei più belli e gettonati è senza dubbio a cavallo. Purtroppo io, sempre a causa delle mie vertigini, ho avuto paura e ho ripiegato su un percorso in jeep.
E’ un agglomerato di sentieri e la vegetazione è davvero molto ampia, in questo periodo poi c’è la possibilità di essere accolti dai caldi colori autunnali. Ad esempio mi è piaciuta molto la sughereta, che non avevo mai visto prima.

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Santuario di Ercole Vincitore

Ultima tappa dei miei due giorni a Tivoli, questo Santuario è in realtà un luogo molto particolare. Ho avuto la possibilità di raggiungerlo al tramonto, mentre gli ultimi raggi solari accarezzavano il suo teatro -oggi utilizzato anche per eventi- e lo spazio circostante.
Qui il culto di Ercole si unisce alla maestosità architettonica, ben raccontata e testimoniata all’interno dell’annesso museo. Sapevate che proprio a Tivoli è nata la prima centrale idroelettrica d’Italia?

Personalmente sono rimasta molto affascinata dalla Via Tecta, una strada coperta che rappresentava l’unico punto nel quale il fiume Aniene poteva essere attraversato, arrivando ad essere il principale nodo di affari e commercio con Roma. Ho avuto modo di percorrerla proprio durante questa visita ed è inutile specificare che, una volta appresa la sua storia, la mia mente è subito volata verso quel periodo, quasi a voler ricreare -passeggiandovi all’interno- le storie e le vicende alle quali la Via Tecta ha fatto da cornice.

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Centro storico di Tivoli

Ultimo ma non ultimo, non potete visitare Tivoli senza mettere in programma una passeggiata nel suo centro storico. Tra vicoli suggestivi, abitazioni dagli esterni particoli e piante rampicanti, vi troverete faccia a faccia con un borgo che sembra sospeso nel tempo.
Tranquilli, vi basterà girare l’angolo per imbattervi in qualche posticino super local e perfetto per l’aperitivo.

Due giorni a Tivoli: dove mangiare?

Durante i miei due giorni a Tivoli mi sono sentita una vera e propria tiburtina, sensazione che io amo quando visito un posto nuovo. Ma i tiburtini, nel mettere a proprio agio un turista, sono dei veri maestri.
Ecco i luoghi che vi consiglio:

  • La Sibilla: è il ristorante più antico ed uno dei più rinomati di Tivoli. Sotto il suo glicine secolare sono passati personaggi storici illusti e vip attuali, attirati dal bellissimo panorama e dall’ottima cucina. Effettivamente mangiare all’ombra del Tempio della Sibilla, devo ammettere, non è stato poi così male.
  • La Belle Epoque: sono entrata in questo posticino spinta dalla sua atmosfera caratteristica. Purtroppo non ho avuto il tempo di fermarmi per cena, ma solo per un gustoso aperitivo godendomi i tavolini all’aperto.
  • Villa Esedra: questo ristorante mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio ad occhi chiusi, avendo assaggiato più antipasti e più primi. Piccolo suggerimento: non lasciatevi sfuggire la cacio e pepe con i fiori di zucca.
  • Ape50: se cercate un locale informale, con un arredamento particolare e perfetto per una cena sfiziosa, questo è il posto giusto. Si trova in pieno centro e ha un menu molto vario con scelte che difficilmente si trovano altrove.
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Gnocchi con patate viola – La Sibilla

Un ringraziamento speciale a tutti gli Enti e le realtà che mi hanno accolta durante il progetto #TerreDiBenessere e a Renato del Cts di Tivoli, che si è impegnato affinché potessi innamorarmi perdutamente della sua città.
Ci sei riuscito.

 

 

 

 

About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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