Viaggio in Barbagia, nella Sardegna più autentica

Alghero, Stintino, Caprera, La Maddalena, Sant’Antioco e Carloforte: non è soltanto questa la Sardegna da amare. C’è una zona che merita indubbiamente un viaggio a sé e quale periodo migliore se non quello autunnale, quando le temperature sono ancora miti?

Parliamo naturalmente della Barbagia: la parte centrale – e la più montuosa – dell’isola, quella dove il sardo è la lingua ufficiosa, per non dire ufficiale, dal momento che la fetta della popolazione che lo usa per comunicare è particolarmente ampia.

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Pertanto, tra settembre e dicembre i borghi più piccoli e belli della Barbagia si vestono a festa e aprono al pubblico, all’interno di uno degli eventi più belli dell’isola: il suo nome è Autunno in Barbagia ed è un’occasione preziosa per andare alla scoperta del territorio.

Visti gli scarsi collegamenti con i mezzi pubblici vi consigliamo di arrivare via nave, approfittando delle offerte traghetti per la Sardegna disponibili online: in questo periodo presentano costi particolarmente alla portata, consentendo di portare con sé l’auto.

5 luoghi da vedere in Barbagia in autunno

Abbiamo selezionato 5 luoghi da visitare assolutamente in Barbagia durante l’autunno.
Non perdiamo altro tempo e scopriamoli insieme.

Nuoro, la città di Grazia Deledda

Lo sapevate che Nuoro, per il suo fermento culturale, è altresì nota con l’appellativo di Atene Sarda? Vanta una cultura millenaria, complice la presenza di domus de janas come quelle di Janna Ventosa e Maria Frunza, nonché di 30 nuraghi: da visitare assolutamente quelli di Noddule e Tanca Manna.

È poi la città di Grazia Deledda, l’intellettuale premio nobel che ha dato più visibilità alla capitale della Barbagia: una tappa alla sua casa museo è d’obbligo. Per gli amanti dell’Arte Moderna, vale la pena informarsi invece sulle mostre in corso al MAN.

Orgosolo e i suoi Murales

Orgosolo è un piccolo borgo della Barbagia – forse il più famoso – rinomato per la forza d’animo dei suoi abitanti. Di fondazione piuttosto antica, ha saputo difendere i suoi diritti durante la dominazione spagnola e in quella sabauda, compreso quello relativo all’uso collettivo delle terre, messo in crisi dall’editto delle chiudende emanato nel 1820.

Dagli inizi del Novecento è diventato celebre per via del fenomeno del muralismo. Merita una visita sia per lo spirito sardo autentico sia per questi dipinti così preziosi.

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Mamoiada, come in una canzone dei Tazenda

C’è una celebre canzone dei Tazenda che si intitola, appunto, Mamoiada. È in sardo ma ben rappresenta l’essenza di questo borgo un po’ selvatico un po’ sacro, complice la voce inconfondibile del compianto Andrea Parodi.

Perché recarsi in questo angolo remoto della Sardegna?
Per via dei diversi monumenti di stampo archeologico che vanta al suo interno, a cominciare da nuraghi e domus de janas. E poi per il fatto che è rinomato per il Carnevale, con maschere quali Issohadores e Mamuthones.

Ollolai, tra storie e leggende

Il nome Ollolai è già di suo una poesia, un po’ come le storie che racchiude questo angolo della Sardegna, che sarebbe stato nientemeno che la residenza del re dei barbaricini: Ospitone.

Oltre che per il patrimonio storico e culturale che lo contraddistingue, recarsi da queste parti merita per scoprire i prodotti dell’artigianato locale e la genuinità della proposta enogastronomica.

Tonara, la patria del torrone sardo

Concludiamo questa nostra panoramica dei luoghi della Barbagia da visitare in autunno con Tonara, un borgo celebre per la produzione tradizionale del torrone sardo: una prelibatezza da assaporare assolutamente. La zona è ricca di reperti archeologici, a proposito dei quali citiamo i resti della torre ormai scomparsa rinvenuti nella zona di Su Nuratze.

About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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