Viaggio in Cambogia fai da te: la nostra guida

Quasi quotidianamente riceviamo email relative al nostro viaggio in Cambogia fai da te.
Questo tassello di mondo che non dimenticheremo mai stuzzica la curiosità di tantissime persone. In Cambogia la natura si esprime nella sua massima forma e si può ancora accarezzare, in alcuni luoghi, quella rara, dolce e curiosa autenticità che rende tutto un po’ più magico.

Per questioni di tempo diversi viaggiatori scelgono di visitare solo Siem Reap e i templi di Angkor, non a caso la maggiore richiesta di consigli verte su questa zona. Ecco, devi sapere che ci si stringe un po’ lo stomaco ogni volta che leggiamo email di questo tipo. La Cambogia è Angkor Wat, ma è anche molto, molto di più. Phnom Penh, ad esempio, è una sosta necessaria per avere un quadro perfetto della storia e delle cicatrici di un paese che ha versato fiumi di lacrime, facendo da sfondo ad avvenimenti tanto recenti quanto drammatici.
Per questo motivo ti consigliamo, se non hai giorni a sufficienza per toccare altre città, di rimandare tutto ad un’avventura successiva.
Fidati, ti perderesti gran parte di questo paese straordinario.

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Viaggio in Cambogia fai da te: il nostro itinerario e i trasporti

Se hai intenzione di affidarti ad un’assistenza esperta durante l’organizzazione del viaggio in Cambogia, il nostro consiglio è quello di rivolgerti ad Asiatica Travel.
Si tratta di un tour operator locale fondato nel 2001 con il sede ad Hanoi (Vietnam), che organizza tour su misura o privati nell’Indocina (Vietnam, Cambogia, Thailandia, Laos, Myanmar) proprio per i clienti italiani. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale.

Noi abbiamo trascorso due notti a Phnom Penh, due a Battambang e due a Siem Reap. Oltre a quelle appena elencate, ci sono ulteriori zone che sembrano magnifiche, quindi se hai più tempo a disposizione puoi puntare ad ampliare l’itinerario.
I voli intercontinentali per la Cambogia spesso sono carissimi, ma potresti provare a cercare delle offerte per Bangkok o altre metropoli e poi spostarti da lì con le comode e super vantaggiose compagnie low cost asiatiche, come Airasia.

Noi siamo arrivati a Phnom Penh con il bus da Ho Chi Minh, attraversando la frontiera a piedi. Non avremmo mai pensato che un gesto tanto semplice potesse essere in realtà così intenso. E’ come tornare indietro con gli anni, anzi, con i secoli.
Abbiamo utilizzato il bus anche per la tratta Battambang-Siem Reap e il minivan da Phnom Penh a Battambang. Quest’ultima scelta che ci ha permesso di entrare in stretto contatto con la popolazione locale, passando tante ore in uno spazio decisamente limitato. Ecco, considera questo fattore quando sceglierai i mezzi di trasporto: da un lato è davvero bello, dall’altro ricorda che l’autista con ogni probabilità continuerà a far salire gente anche quando non ci sarà palesemente più posto.

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Puoi prenotare gli spostamenti affidandoti ad una qualsiasi delle mille agenzie turistiche sparse in ogni città. Spesso è compreso anche il pick up dall’alloggio, che viene effettuato o direttamente con il bus o con un minivan che ti porterà alla fermata di partenza.
L’unico bus che avevamo prenotato in anticipo è stato quello da Ho Chi Minh a Phnom Penh. Dal sito di GiantIbis abbiamo potuto acquistare i biglietti e scegliere i posti. La compagnia Giant Ibis è ottima, con wifi a bordo e snack e acqua complementari.
Un’altra compagnia valida è la Capitol Tour, sulla quale il wifi non funziona praticamente mai ma che offre un servizio più che accettabile. Non fare affidamento ai tempi di percorrenza previsti, mai.

Alcuni viaggiatori scelgono di spostarsi da una città all’altra con il taxi o il driver privato, opzione che richiede un budget più alto ma che dovresti tenere in considerazione se preferisci la comodità.
Invece per un’esperienza ancora più lenta e wild si potrebbe, se il clima lo consente, pensare alla barca, famosa soprattutto per la tratta Battambang-Siem Reap.

Viaggio in Cambogia fai da te: quanto tempo dedicare ai templi di Angkor?

Questa domanda non ha una risposta. Anzi, forse si: dipende.
Una visita completa richiederebbe tantissimo tempo, motivo per il quale molti visitatori scelgono il pass da almeno tre giorni.
Noi abbiamo preferito ascoltare i nostri interessi e i nostri tempi, dedicando al parco una giornata intera in compagnia di una guida, che ci ha portati ad esplorare i templi da noi selezionati in precedenza. Non ti diremo che una giornata basta e avanza perché non è così, ma dipende solo ed esclusivamente da te. Tornando indietro noi rifaremmo la stessa scelta, che resta comunque assolutamente soggettiva.

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Viaggio in Cambogia fai da te: i costi

In Cambogia vengono usate due valute: il Dollaro Americano e il Riel. ma tutti i prezzi generalmente sono espressi in dollari.

Un viaggio in Cambogia fai da te può rivelarsi low cost così come carissimo, dipende tutto da come lo si imposta e dalle scelte che si fanno. Come in ogni altra parte del mondo, lo street food è sempre la soluzione più economica per quanto riguarda il cibo, ma nei ristoranti più local abbiamo mangiato e bevuto senza problemi con tre dollari a testa. Anche i prezzi delle sistemazioni ci sono sembrati abbordabili e adatti ad ogni esigenza e, per quanto riguarda questo punto, puoi trovare una vasta scelta su HotelsCombined.
L’ingresso ai templi di Angkor ha un costo molto elevato, ma assolutamente ripagato.

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Viaggio in Cambogia fai da te: il clima

Noi siamo stati a dicembre e faceva veramente, ma veramente caldo.
Porta con te vestiti leggeri e pratici, ma ricorda di mettere in valigia qualcosa che copra le spalle e le ginocchia per visitare i luoghi sacri.

Viaggio in Cambogia fai da te: il visto

I cittadini italiani non hanno bisogno di provvedere al visto prima della partenza, ma lo si può ottenere o direttamente all’ingresso nel paese (20 dollari a testa) o richiedendolo online. Noi abbiamo affidato i nostri soldi e il nostro passaporto all’omino della Giant Ibis, che si è occupato di tutto e a noi è toccato solo superare la frontiera.
E’ consigliabile portare due fototessere, tuttavia se non le hai non è un problema: pagando qualcosina in più nessuno farà storie. Si, non è giusto, ma se non ci si pensa prima diventa l’unica soluzione.

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Viaggio in Cambogia fai da te: la sicurezza

La Cambogia mi è sembrato un paese sicuro e fatto di persone estremamente aperte verso il turista. Abbiamo infatti incontrato un popolo dall’indole gentile e ospitale, felice di scambiare quattro chiacchiere e di mettersi in posa di fronte alle nostre macchine fotografiche o di farsi immortalare con noi accanto.
Innumerevoli inoltre i bimbi che ci fermavano per strada solo per salutarci, regalandoci inconsapevolmente dei momenti dolcissimi.

Nonostante sia sempre ideale seguire le solite regole applicabili ad ogni luogo del mondo, possiamo tranquillamente ammettere di non esserci mai sentiti in pericolo o fuori posto.

Per informazioni dettagliate sulle singole destinazioni, ti consigliamo di leggere questi articoli:

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About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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