Quando abbiamo scelto di visitare l’Everglades National Park sapevamo benissimo a cosa andavamo incontro.
Sapevamo benissimo di trovarci nel pieno del periodo “zanzare incazzate nere che ti puntano a morte”.
Sapevamo benissimo che avrebbe fatto caldo. Tanto caldo.
Eppure abbiamo scelto di raggiungerlo comunque, e ne è valsa la pena.
Le persone visitano la Florida per buttarsi nella celebre vita notturna, per rilassarsi tra le spiagge delle isole Keys, per un comodo stop prima di volare verso i vicini Caraibi, per studiare inglese a Miami, per fare un on the road lungo il Sunshine State, insomma, i motivi sono tantissimi.
Ma a prescindere da quali siano le ragioni che vi spingono in questo pezzo di mondo, una tappa alle Everglades va inserita nel vostro itinerario.
A tutti i costi.
COSA SONO LE EVERGLADES
Si tratta di un’enorme regione paludosa che offre uno spettacolo unico agli amanti della natura. Non stupisce che il parco sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Le Everglades permettono di lasciarsi alle spalle il trambusto di Miami per tuffarsi in un mondo fatto di mangrovie, innumerevoli specie animali e acqua.
E zanzare, nel nostro caso.
COME ARRIVARE
Le Everglades si trovano ad appena 70 km da Miami e questo è il motivo per il quale tanti turisti, inclusi noi, le scelgono come meta per una gita in giornata. Esistono tre ingressi per chi arriva in auto, ma noi vi consigliamo caldamente di optare per quello principale a Homestead per fare una sosta degna di nota. Proprio qui si trova Robert is Here, un fruttivendolo che fa dei frullati di frutta fresca spettacolari.
Da Miami vengono organizzati quotidianamente tour per visitare l’Everglades National Park, vi basterà chiedere informazioni alle agenzie o agli info point.
COME VISITARE L’EVERGLADES NATIONAL PARK
Noi abbiamo scelto di visitare l’Everglades National Park in totale autonomia, tuttavia è possibile prendere parte ad innumerevoli visite guidate e, come in tutti i parchi americani che si rispettino, nei diversi Visitor Center ci sarà qualcuno pronto a spiegarvi ogni cosa per filo e per segno.
Altrimenti, il sito ufficiale è una buona alternativa: https://www.nps.gov/ever/index.htm
Scambiando due chiacchiere con un ranger, abbiamo avuto modo di venire a conoscenza di una battaglia che loro stanno portando avanti da tempo: quella contro la distruzione del territorio ai fini del turismo.
Il consiglio che vi diamo è quello di visitare l’Everglades National Park mettendosi nei panni di un ospite rispettoso: non serve partecipare agli spettacolini, ad esempio, che permettono di prendere i coccodrilli in braccio (capirete da soli che è una cosa contro natura) finanziando associazioni che, troppo spesso, si spacciano come membri interni del parco quando in realtà non lo sono affatto.
Limitiamoci ad osservare e ad apprezzare la natura nella sua massima forma.
Le attività da fare alle Everglades sono infinite: biking, canoa e kayak, pesca e bird watching sono solo alcuni esempi.
Anche per quanto riguarda i percorsi a piedi esistono varie possibilità che spaziano da quelli più lunghi a quelli davvero brevi. Diversi tratti prevedono il passaggio su piattaforme di legno piazzate nel bel mezzo della palude ed è un’esperienza che vi resterà dentro.
Non capita tutti i giorni di passeggiare circondati da coccodrilli e alligatori.
E IL CIBO?
All’interno del parco non ci sembra di aver visto dei veri e propri ristoranti, ma ricordiamo bene i tavoli messi a disposizione per tutti coloro che portano il cibo da fuori. Che scampagnata sia!
QUAL E’ IL PERIODO MIGLIORE PER VISITARE L’EVERGLADES NATIONAL PARK?
Senza ombra di dubbio la stagione secca, approssimativamente da dicembre ad aprile. Tuttavia noi ci siamo stati in agosto e, a parte le zanzare, l’umidità e il caldo soffocante, non troviamo motivi per i quali sconsigliare questo periodo. Ovviamente bisogna tener presente che le piogge potrebbero essere molto più frequenti.
Articolo in collaborazione con Kaplan International