5 cose da fare a Chicago

L’immagine di Chicago che avevo nella mia testa non era assolutamente fedele a quella reale, me ne sono accorta subito.
Mi è bastato mettere piede fuori dal taxi che ci ha lasciati sull’uscio del nostro hotel, in una traversa di Michigan Avenue, per strizzare gli occhi e cancellarla del tutto.

Le cose da fare a Chicago sono praticamente infinite.
E’ una città d’arte, in tutti i sensi.
Perché Chicago è musica, ma è anche eleganza pura. Un binomio che non avrei mai associato, visto il genere che più di tutti la contraddistingue, quasi come fosse un bollino stampato sulle pareti della sua storia e della sua fama.
Poi però ho capito una cosa: Chicago è blues e anima, è anima e blues.

fare a Chicagofare a Chicago

5 cose da fare a Chicago

Socializzare con il Chicago Fire Department

Come avevo scritto in un post, a me e Diego piace molto fare sport in viaggio e solitamente approfittiamo del jet lag per andare a correre durante le prime luci del giorno.
In questo modo abbiamo la possibilità di osservare le città adottare i ritmi normali della quotidianità e di fare incontri interessanti.
A Chicago ci siamo imbattuti nei pompieri più famosi del mondo. E tu li guardi un po’ in imbarazzo per il timore di dare fastidio, mentre li immagini seriosi, precisi e tutti d’un pezzo.
Ma quando mai!

Pagherei oro per avere un filmato del momento in cui i supereroi dell’Illinois ci hanno fermati ridendo a crepapelle per chiederci come mai dei turisti fossero in tenuta sportiva alle sei del mattino. Alla fine siamo stati con loro a chiacchierare un po’, abbiamo fatto delle foto e ci hanno offerto anche il caffè.
Tutto è bene quel che finisce bene.
O, come diciamo a casa mia, quel che finisce a tarallucci e vino.

Andare a salutare il fagiolo

The Cloud Gate, ribattezzato il fagiolo per via della sua forma che lo ricorda, è il simbolo della città.
Si trova al centro del Millennium Park e basta seguire la folla per ritrovarsi di fronte ad una delle opere più bizzarre che io abbia mai visto.
Tantissime sono le persone che immortalano il proprio riflesso sulla sua superficie incurvata, non a caso l’artista che lo ha inventato si ispirò al mercurio liquido.

Deve essere bello, però, passare un’intera vita a progettare la scultura del secolo, studiarne ogni curvatura, limarne ogni angolo, scervellarsi su numeri e dimensioni che neanche Leonardo da Vinci e poi finire per sentire le persone esclamare “Andiamo a vedere il fagiolone?”.

fare a ChicagoIMG_2659

Magiare la Deep Dish Pizza

Non si può andare a Chicago e non assaggiare il suo piatto più conosciuto.
Chiariamo una cosa: è ottima, ma non è una pizza.
Le somiglia leggermente.
Ma non è una pizza.

E’ qualcosa di più simile ad rustico altissimo stracolmo di mozzarella, con una crosta croccante e la salsa di pomodoro sopra. Ci siamo seduti da Giordano’s -uno dei locali del genere più celebri- con una fame da lupi, pensando “Ma si dai, proviamone una e poi decidiamo se prenderne un’altra”.
Dopo il primo pezzo stavo già boccheggiando e rotolando verso il Lago Michigan.
Roba che neanche il pranzo di Natale a casa di mia nonna.

fare a Chicago

Fare un giro in barca al tramonto sul Lago Michigan

Dopo aver rotolato fino alle sue sponde, appunto, un giro in barca è un’occasione perfetta per ammirare lo skyline della città da un punto di vista totalmente diverso.
Noi avevamo scelto di farlo con Wendella, una tra le compagnie storiche, che prevedeva anche la spiegazione degli edifici principali e il racconto di alcune chicche sulla città.
E’ un’esperienza molto, molto rilassante.
A meno che non incontriate, come è successo a noi, una coppia di americani ubriachissimi che continuavano a far cadere birra ovunque e a riempirci di domande ogni qualvolta cercavamo di dedicare un momento al meraviglioso panorama.
Per la fortunata serie: romanticismo moderno.

fare a Chicagofare a Chicago fare a Chicago

Terrorizzarsi sulla Willis Tower

Tra le cose da fare a Chicago c’è lei: la più odiata (da me), la più rimandata (da me), la più temuta (sempre da me).
Un paio di righe per spiegare questo astio tremendo però sono d’obbligo, perché voi dovete provarci, ad immaginare una che soffre di vertigini a stare in piedi su una sedia, una che non è riuscita ad arrivare fino in cima al Duomo di Milano, una che per salire su una pagoda in Myanmar ha versato più lacrime di una puntata di C’è Posta per Te.
Dovete immaginarla al centotreesimo piano di un grattacielo, sospesa letteralmente nel vuoto.

Ok, so che non è così, ma l’impressione che ho avuto è stata questa, perché lo skydeck della Willis Tower ha un pezzo di pavimento in vetro trasparente. E così, mentre raffiche di cinesi si sparavano selfie a raffica mimando la tipica “V” con le dita, io ero lì, immobile e con il sorriso più finto e nervoso del mondo, aspettando che il buon Diego scattasse l’unica prova del mio coraggio.
Chiamatemi pure Braveheart.
Cuore impavido.

fare a Chicagofare a Chicago

 

About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

You may also like

6 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accetto la Privacy Policy