Fu così che imparai ad amare il mare

Sono nata in montagna.
Ovunque mi giri ci sono delle vette a delineare l’orizzonte, a sfiorare il cielo. Sono lì da sempre, ho imparato a vivere con loro, ad amare e sentire miei questi paesaggi in salita così folti e così a punta che mi fanno sentire a casa, che sono la mia casa.
Sono abituata all’aria di montagna, ai prati e alla neve -anche se non so sciare-, all’agriturismo che se ne sta lì sul cucuzzolo, ai curvoni stretti e perenni che accompagnano le nostre strade.
Amo tutto questo con i suoi pregi e i suoi difetti, perché quelle punte verdi o innevate -anche se poi mi lamento del freddo- sono lo sfondo di tutte le mie giornate.

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Mi piace tantissimo anche il mare, eppure non ne ho mai sentito il “bisogno”, quella sensazione di cui parlano le persone che invece sono abituate a viverlo quotidianamente o che ne sono innamorate. Spesso ho sentito pronunciare parole del tipo: “Mi manca il mare”, ma a me questa nostalgia era totalmente estranea, come faceva a mancarmi qualcosa alla quale non ero abituata?
Per esempio, in inverno non ho mai avvertito la voglia di fare chilometri solo per osservare il mare, mi sono limitata a poche passeggiate se lo avevo nei paraggi.

Sono una di quelle persone che incontrano la sabbia esclusivamente d’estate, che passano la giornata a fare le lucertole sotto il sole -lo ammetto, non mi passerà mai quest’abitudine- e a darsi una rinfrescata quando l’afa risulta insopportabile. La spiaggia per me è sempre stata solo un luogo in cui trascorrere le vacanze, qualche giorno di relax con gli amici, organizzare una partita di beachvolley e controllare continuamente il segno dell’abbronzatura.
Tutte queste cose le faccio ancora e probabilmente le farò sempre, eppure qualcosa è cambiato grazie alla Thailandia, che non mi ha insegnato ad apprezzare il mare, mi ha insegnato ad amarlo.

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Ho trascorso dieci giorni letteralmente con i piedi bagnati, scegliendo due alloggi a strapiombo sull’acqua che mi hanno permesso di svegliarmi con una meravigliosa distesa azzurra pronta a darmi il buongiorno, di capire quanto sia rilassante e riappacificante aprire gli occhi e vedere il mare come prima cosa.
Finalmente l’ho sentito mio, apprezzandone non solo l’aspetto usuale, quello che conoscevo già, ma anche quello che non è mai visibile dall’esterno: le sensazioni che trasmette.
Mi sono ritrovata ad osservare emozionata il tramonto appollaiata sugli scogli, mentre quel sole ancora caldo e rossiccio scompariva dietro l’orizzonte.

Ed è stato bellissimo.

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Potrà sembrare scontato per chi queste cose le ha sempre amate, eppure per me sono una novità nascosta nella semplice convinzione che per una volta, una sola volta, i ricordi non erano legati alla partita di beachvolley o alle risate sotto l’ombrellone, ma proprio al mare in quanto tale. A quello spettacolo naturale perennemente alla portata di tutti e dal quale ognuno di noi può scegliere di farsi ispirare, coccolare, proteggere.

Riguardando le foto del mio viaggio in Thailandia ho notato di come la maggior parte di esse siano state scattate in acqua o sott’acqua -grazie GoPro- e ho pensato a tutte le belle emozioni che quel mondo sottomarino è stato in grado di regalarmi, partendo dal timore iniziale fino ad arrivare allo stupore totale.
Una quantità indescrivibile di pesci colorati passava davanti ai miei occhi in banchi compatti e quasi geometrici, che si scomponevano non appena provavo ad allungare le mani. Ho deciso, quindi, di non dar loro fastidio ma di limitarmi ad osservarli, cercando di tenere a mente che l’ospite ero io. Non dimenticherò mai nemmeno i dislivelli di rocce arrotondate, i coralli e le piante pronte a decidere il colore del mare. Un po’ più scuro, poi chiaro chiaro e poi ancora una via di mezzo, per sintetizzare un arcobaleno di sfumature nel quale ho avuto il piacere di tuffarmi.

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Ho scoperto il potere del mare e dei suoi paesaggi, tant’è che quando ho lasciato la Thailandia il mio saluto era rivolto soprattutto a lui, accompagnato dal pensiero che forse, tornata a casa, sarebbe mancato un po’ anche a me.
E’ stato bello scoprire un nuovo lato di qualcosa che in realtà si conosce da tutta la vita, un lato un po’ più personale e soggettivo, che cambia da persona a persona e che va oltre ciò che è visibile. Forse è proprio questo il bello, no?

Non fraintendete quello che ho scritto oggi perché il mio cuore è e sarà sempre legato a quelle vette sporgenti, senza dubbio.
Qualcosa però è cambiato e l’ho capito qualche giorno fa, quando stavo per addormentarmi sulla spiaggia e mi sono ritrovata ad apprezzare un po’ di più la ninna nanna sussurrata dalle onde.

 

Aggiornamento 2019: alla fine, nel 2016, sono andata a vivere a Vasto, a due passi dal mondo.
Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.

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About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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18 commenti

  • Appena ho letto il tuo commento sono venuta subito a curiosare qua 🙂
    sai che io posso dire lo stesso per i monti? A volte ho così tanta voglia di montagna 😀 sono nata e ho abitato per alcuni anni sulle colline della Liguria, e frequento un centro escursionista dove molto spesso saliamo ben in alto e spesso mi viene voglia di posti che toccano le nuvole 😀 Ho appena letto anche la tua biografia 🙂 molto carina!!

    • Grazie mille Valentina!
      Eh si, ognuno è legato a modo suo alla propria terra, chi più e chi meno. Io sono contenta di aver imparato ad apprezzare di più il mare, a dargli un senso diverso 🙂 A maggio sono stata in Liguria.. Una regione meravigliosa! Un abbraccio

  • Ciao Marika,
    bellissimo post!
    Mi ha riempita di gioia sapere che qualcuno ha imparato ad amare il mare.
    Io sono una di quelle che lo adora oltre modo… che ne sente la mancanza ogni giorno.
    Non esiste viaggio lontano che non preveda il mare.. (mi sembra quasi assurdo partire da una città dove non c’è e andare in un’altra che ne è priva!)
    Devo invece imparare ad amare la montagna… Piano piano!

    Ti abbraccio.

    Danila.

    • Grazie Danila!
      Allora devi assolutamente venire in Molise: montagne e caprette a go go 😀 ahahah, sei la benvenuta se vuoi venire in montagna 🙂
      Grazie mille!
      Un bacione

  • Ed io che sono nata dentro una grande citta’ (o con una grande citta’ dentro…) non trovo “pace” ne al mare ne in montagna.
    Ho bisogno di un centro storico, di palazzi attempati, della gente, del rumore e dei mercati tipici (e da quando vivo in Romagna tutto questo mi manca immensamente)…
    Spunti x riflettere, brava Marika

    • Grazie Simo! 🙂
      Io non sono abituata al caos e alle tantissime persone, però lo noto con il mio fidanzato, che ogni tanto dice di sentire la mancanza “della giungla napoletana” 🙂

  • eheheheh e poi arrivo io. Io che AMO immensamente il mare, che lo ammiro ogni giorno al risveglio (dal balcone di casa), d’estate lo riammiro al tramonto e a volte anche la sera.
    Io vivo col mare, vivo di mare, vivo per vedere il mare (anche!).
    Insomma, non potevi non innamorartene! 😀

    • Infatti ho subito pensato a te 😀
      So quanto sia importante nella tua vita il mare 🙂 Sto imparando a dargli un significato diverso anche io 🙂
      ti abbraccio fortissimo.. :*

  • Da Napoletana dico: come hai fatto a viverne senza! Ma devo ammettere che anche io ho imparato ad amare le montagne e non posso più immaginare un inverno senza neve!

    • Ho sempre vissuto con il mare a un’oretta di macchina, ma l’ho visto quasi sempre solo d’estate.. 🙂
      Per quanto riguarda la neve, ti dico: a volte la offendo pesantemente, soprattutto quando si blocca la macchina e sono costretta ad uscire a piedi o quando non ci fa lavorare.. Però poi la guardo e penso “questa è casa mia” 🙂
      Grazie del commento :**

  • Che bel post, molto emozionante! Io, invece, sono nata e cresciuta al mare ma non sono una di quelle persone che soffre se ne è lontana, credo sia semplicemente questione di natura e predisposizione 🙂
    Un bacione

  • Io sono natali mezzo alla pianura padana ma Amo il mare!!! Mi manca spesso e non appena arriva l’estate mi ci fiondo 😉 mi manca invece l’amore per la montagna…ce la farò a cambiare idea?

    • Ciao Elisa!
      Mah, ti dirò.. Secondo me è bello riuscire ad apprezzare entrambi, fortunatamente viviamo in un Paese che ha talmente tanti paesaggi diversi, che è impossibile non restare affascinati da ognuno di loro.. Poi ovviamente la preferenza per qualcuno c’è sempre ihihih.. Sei d’accordo? Grazie per il commento!:*

  • Ecco, io sono una di quelle che dice “mi manca il mare”. Da quando vivo a Roma ho capito veramente quanto fosse importante per me fare 2 passi e trovarmelo lì davanti, incazzato o calmo che fosse.
    Mi manca, mi manca tantissimo e ho adorato questo tuo post… chissà che non accada anche a me con la montagna un giorno! 🙂

  • Con tutto che sono nata e cresciuta in città, il mare mi manca sempre tanto. Sarà per le mie origini…
    Cerco di non pensarci spesso, ma con queste parole mi hai ricordato perchè mi manca 🙂
    Grazie!

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