Ci siamo, di nuovo.
Apriamo il diario di bordo sul quale abbiamo appuntato disordinatamente centinaia di cose da fare/vedere/assaggiare e dalle pagine cascano post-it vari, pronti a ricordarci che ci aspettano giorni importanti.
Ci aspetta un mese nel Sud Est Asiatico.
Si. Torna. A casa.
C’è un momento nel quale ti rendi conto di quello che ti aspetta, della strada che si sta spalancando davanti ai tuoi occhi e di quanto tu sia fortunato nel poterla percorrere nel modo che più ti piace. Con scarponi pesanti o a piedi nudi. Non conta questo, il viaggio è una cosa soggettiva, una parentesi intima e personale, un modo di esprimersi. I viaggi danno informazioni sui tuoi interessi, sui luoghi dai quali non riesci a stare lontano per troppo tempo, sui cibi che prediligi, sulla tua concezione di comodità. I viaggi dicono chi sei e cosa cerchi.
Noi cerchiamo Bangkok. La cerchiamo sempre, ancora e ancora e ancora.
Bangkok è un libro del quale stiamo colorando le pagine e non c’è un momento trascorso lungo le sue strade che saremmo in grado di dimenticare. Dal semplice street food di Chinatown alla proposta di matrimonio sul ristorante del Lebua at State Tower. Dalle litigate con i tuk tuk driver alle passeggiate senza meta, di quelle che arrivano quando hai già esplorato la parte più turistica e avverti solo il desiderio di perderti in sentieri ignoti.
Cerchiamo il nord della Thailandia, quella zona che ci è ancora sconosciuta ma della quale tutti parlano così bene. Fotograferemo il tempio bianco di Chiang Rai per poi spostarci in auto fino a Chiang Mai, dove ci concederemo qualche giorno per esplorare una città così grande e ricca di attrazioni. Ma, soprattutto, trascorreremo una giornata intera come volontari all’Elephant Nature Park, esperienza che vogliamo fare da tempo e che ci permetterà di riscattarci dall’unica cosa di cui ci pentiamo in una vita di viaggi: aver fatto il trekking sul dorso di un elefante. Anni fa non eravamo così informati e avevamo molta meno consapevolezza, semplicemente pensavamo “sono enormi, figuriamoci se sentono il peso di due persone”. Non eravamo a conoscenza del mondo di torture e umiliazioni che si cela dietro. Avremo la possibilità di osservarli nel loro ambiente attraverso programmi di rinserimento e di riabilitazione, aiuteremo -anche se per poco- questa associazone no profit a far sentire amati tantissimi pachiderma sottratti ad una precedente vita di sofferenze.
Non rinunceremo ovviamente alle spiagge thailandesi e raggiungeremo Koh Lipe, una piccola isola paradisiaca che bramiamo da anni in quanto vanta un’acqua da sogno e una barriera corallina tutta da esplorare.
Ma la Thailandia sarà solo una parte del nostro viaggio lungo un mese nel sud est asiatico.
Toccheremo due paesi che fanno parte dei nostri travel dreams da un tempo indefinito e forse ancora non ci credo. Arriva puntuale come sempre quel magone allo stomaco misto ad ansia e felicità, quello che accompagna le cose belle e le nuove avventure. Come quando acquisti finalmente un libro che desideri da tempo e che nasconde storie che già sai ti terranno incollato alle pagine fino a notte fonda.
Andremo in Vietnam e Cambogia.
Vietnam. E. Cambogia.
Ci andiamo davvero.
Ammettiamo di aver approfondito le nostre conoscenze sulla storia di questi posti solo ultimamente, solo dopo aver prenotato il biglietto aereo. Una storia troppo recente, troppo cruenta, troppo toccante. Una storia che accompagnerà sicuramente tutto il nostro percorso, pronta a ricordarci che non si può entrare realmente in contatto con un luogo senza averne esaminato le vicende che lo hanno portato ad essere quello che è.
Decidere di trascorrere un mese nel Sud Est Asiatico significa svuotare le memory card della reflex e delle Gopro, creare un itinerario, stipulare l’assicurazione sanitaria con AssiVia (ricorda di farla sempre!), prenotare gli alloggi e i voli interni, leggere innumerevoli articoli, sottolinerare la Lonely Planet e, soprattutto, attendere con gioia questo momento.
Il momento in cui ci perderemo nella parte storica di Hanoi, tra le trentasei strade della old town, alla ricerca dei cibi più tipici e del suo famoso caffé. Ci perderemo tra la gente, schivando motorini e raccogliendo emozioni.
Un viaggio in Vietnam non può ovviamente dirsi completo senza una crociera di un paio di giorni alla baia di Halong, considerata uno dei luoghi più belli al mondo.
Poi ci sposteremo al centro del Paese per visitare i tesori di Hue e le lanterne di Hoi An, città che pare abbia un’atmosfera magica e super romantica.
Termineremo il nostro giro in Vietnam con Ho Chi Minh e non vediamo l’ora di catturare con i nostri occhi quel contrasto tra Nord e Sud di cui abbiamo tanto sentito parlare. A Saigon -com’è ancora chiamata dai suoi abitanti- sosteremo qualche giorno per esplorarla e per dedicarci al Delta del Mekong, che raggiungeremo in un modo molto, molto particolare. Ma per ora non vogliamo rovinarti la sorpresa.
Successivamente metteremo piede in Cambogia attraversando il confine via terra, esperienza che abbiamo sempre voluto provare ma che, per ragioni di tempo, ci siamo più volte ritrovati costretti a rimandare.
La prima tappa sarà la capitale Phnom Penh e ogni volta che leggiamo o scriviamo questo nome sentiamo un brivido percorrerci la schiena. Ne ha viste di cose, Phnom Penh.
Dopo qualche giorno ci sposteremo a Battambang, dove ci fermeremo un paio di notti prima di approdare a Siem Reap, casa di uno dei luoghi più famosi al mondo: Angkor Wat.
Quando abbiamo deciso di trascorrere un mese nel sud est asiatico erano poche le cose alle quali non avremmo mai rinunciato nella costruzione di un possibile itinerario. Tra queste, vedere il sole sorgere dietro i templi aveva il podio assoluto.
E così ci aspetta quella parte di mondo alla quale ci siamo approcciati la prima volta anni fa per questioni economiche e che ha finito per rubarci il cuore. Un mese attivo, itinerante, emozionante, ricco, probabilmente a volte stancante. Un mese che arriva in una fase della nostra vita particolare.
E un mese che come sempre, quella stessa vita, la cambierà profondamente.
Proprio come piace a noi.
Buon viaggio, Marika e Diego! Seguo sempre i vostri viaggi, ma questo lo seguirò con particolare interesse visto che tra poco più di un mese andrò in Asia per la prima volta 🙂
che bello Elisa!!! grazie di cuore :*
Sono curiosissima di scoprire il Vietnam e la Cambogia insieme a voi.
E complimenti per la scelta fatta di aiutare l’associazione no profit a favore di quei giganti buoni! 🙂 sarà una esperienza fantastica che sono certa vi regalerà un milione di emozioni.
Buon viaggio ragazzi! 🙂
Grazie grazie grazie!<3
Siete mitici amici! Buon viaggio col cuore
Tesoro, grazie! <3
Bello, bello tutto!! La meta, le tue parole, l’Asia e le emozioni che riesci a trasmetterci. Il momento che precede la Partenza è una delle sensazioni più belle che si possano provare!! Ti auguro un buon viaggio e non vedo l’ora di leggere e vedere le foto:)
Grazie grazie grazie!*_*
Ciao! Bel post! Se non avete già definito tutti gli spostamenti, vi consiglio vivamente di recarvi in Cambogia via fiume, da Chau Doc. Navigare il Mekong per ore è stata un’esperienza indimenticabile. Per quanto riguarda i templi, un altro consiglio spassionato è di non seguire i consigli delle guide di andare a vedere l’alba davanti all’Angkor Wat perché sembra di essere ad un rave party e l’atmosfera è un po’ fasulla. Andare invece dietro… sarete da soli ed è splendido.
Vi consiglio anche i Roulos Temples. Meno turistici ma stupendi. E una scappata a Sapa… motorino in affitto e via fuori e dentro le nuvole del Fansi Pan.
Buon viaggio ragazzi!
Grazie di cuore per tutti questi consigli! *_*
Buon viaggio! Non vedo l’ora di leggere i vostri racconti 🙂
Grazie Erica! 🙂
tutto molto interessante e penso che prenderò qualche spunto da qui per il mio prossimo viaggio! Intenzione? un mese nel sud est asiatico, mi manca praticamente tutto, salvo il sud della Thailandia…. Non vedo l’ora!
Che bello! Buona programmazione allora! 🙂